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Bang Bang Baby

di MICHELE ALHAIQUE, MARGHERITA FERRI, GIUSEPPE BONITO
  • Paese:
    ITALIA
  • Regia:
    MICHELE ALHAIQUE, MARGHERITA FERRI, GIUSEPPE BONITO
  • Durata:
    50 minuti
  • Cast:
    ARIANNA BECHERONI , ADRIANO GIANNINI, ANTONIO GERARDI, DORA ROMANO, GIUSEPPE DE DOMENICO, GIORGIA ARENA, LUCIA MASCINO
  • Produzione:
    The Apartment e Wildside, entrambe società del gruppo Fremantle, in co-produzione con Enormous Films
  • Distribuzione:
    PRIME VIDEO
Bang Bang Baby

Bang Bang Baby

di MICHELE ALHAIQUE, MARGHERITA FERRI, GIUSEPPE BONITO
Bang Bang Baby

Sinossi_

Italia, 1986. La TV mostra un mondo allegro, colorato, sfavillante. Un mondo in cui tutti, ma proprio tutti, sembrano felici. Un mondo che scorre davanti agli occhi di Alice, una teenager timida e introversa, che vive con la mamma operaia in una cittadina del nord, sognando un futuro un po’ meno grigio e banale di quello a cui sembra destinata. Il suo sorriso, a differenza di quello della pubblicità dei sofficini, si è spento dieci anni prima, quando suo padre è stato assassinato davanti ai
suoi occhi. Ma tutto cambia di colpo quando Alice scopre che quel giorno suo padre non è morto davvero. Santo è ancora vivo e ora lei vuole incontrarlo a tutti i costi, per riempire il vuoto che ha dentro. Per essere di nuovo felice. La strada che la conduce da lui, però, la porta a tuffarsi nel mondo oscuro e minaccioso della famiglia paterna – i Barone – potente clan della malavita organizzata milanese. Per amore del padre, Alice inizia così un viaggio in un universo sconosciuto, dove regnano regole arcane e misteriose. Dove le tradizioni di una cultura lontana si mescolano a sangue e violenza. Dove la farsa va a braccetto col dramma. Dove il dialetto si sovrappone alle rassicuranti parole dei telefilm. E dove il calore della famiglia nasconde vendette, tradimenti e omicidi. Un mondo dominato da lealtà familiare, ragù, kalashnikov, e, infine, da sua nonna – feroce boss del clan. Durante questo viaggio, Alice scopre un lato oscuro che le ribolle nelle vene, pronto a scaldarle il cuore. Man mano che sprofonda nella tana del Bianconiglio inizia a trovare se stessa e il suo posto nel mondo. L’immaginario della sua adolescenza, fatto di telefilm, cartoni animati, pubblicità e videogiochi, è il filtro con cui riesce a mantenere un distacco dall’orrore che la circonda. Ma attraversando la soglia della maturità con una pistola nello zaino, Alice scoprirà che da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Dovrà fare delle scelte, rinunciare a qualcosa. Diventando grande.